lunedì, settembre 30, 2024

ci vuole

Ci vuole amore con intuito e pazienza. Amore oltre il sesso e con il sesso, tempo, pacatezza. Un sorriso e soprattutto niente soldi in mezzo ai discorsi! La cosiddetta necessità economica rovina qualsiasi rapporto, un sole acido che fa appassire il paesaggio. La mia vita dice questo, i miei ultimi 35 anni lo ribadiscono.

sabato, settembre 28, 2024

Sul comodino

I sogni si posano accanto al nostro comodino e ci guardano: dovrebbero spegnersi al risveglio ma non sempre sono benigni con noi e ci appesantiscono. Ci attraggono e ci mentono, ci riempiono di pause, sono piccoli fuochi che ci consumano, buchi ingannevoli dentro i quali cadiamo pensando così di proteggerci 
–Sei la mia salvezza- ansimiamo e diciamo entrandoci e li riempiamo di tutte le nostre cose inutili: oggetti, interessi, rapporti umani stanchi e mediocri, parole ripetute e paure che fingiamo di non vedere. Cadiamo.

giovedì, settembre 26, 2024

dimenticato

Abbiamo dimenticato l’arte di ascoltare, l’acuzie del particolare, quello che ci è restata è la paura di pensare. Abbiamo molte buone scuse: la mancanza di armonia e la disabitudine all’immortalità dello spirito, così che oggi ascoltare e valutare meglio l’enorme mole di informazioni che ci circonda pare un esercizio impossibile.

martedì, settembre 24, 2024

ancora vivo

La stanza segreta è qui e adesso, è una storia iniziata molto tempo fa. E’ l’attimo in cui arrivi a quella comprensione che ti sfugge da sempre. E’ un legame profondo, irrinunciabile, uno scrivere e pensare da lontano con una vicinanza intellettuale rara. La stanza è un simulacro dell’illusione di poter condividere ma è anche la definitiva sconfitta di un sogno leggero e invidiabile. Era risaputo, era scontato che l’apertura della porta avrebbe portato con sé una sospensione infinita di questo spazio. La preda si libererà dall’amo con uno strattone e libererà finalmente anche me: un segno di affetto profondo. Io non ho rimpianti, stare qui mi è piaciuto davvero, condividere anche i disaccordi o le reprimende ancora di più. Ma vi sono cose che non è possibile raccontare, forse solo intuire. Grazie a tutti quelli che anche solo per un momento hanno posato lo sguardo qui ricordatevi di me senza astio, amate la scrittura e la vita uccidete le ideologie e i luoghi comuni. Se attraverserete lo stretto e annuserete il senso della mia terra io sarò lì sarò ancora vivo.

domenica, settembre 22, 2024

la caduta

E’ proprio uscendo da questa mia dimensione di blogger che avverto la caduta. Dentro queste stanze familiari che conosco a menadito, dentro questo riflesso immutabile e senza età non vivo conflitti dannosi o insormontabili. Da fuori la percezione dell'inutilità del tutto combatte ogni giorno con la necessità e la bellezza dell'esistenza e ogni tanto si esce sconfitti. Scriverlo è esorcizzare il pericolo e la morte.

venerdì, settembre 20, 2024

Nobel

Noi siamo dentro la sofferenza e la bellezza del mondo…ma c’è un’umanità che non la vede. C’è sempre qualcuno che ci porta nuovamente davanti al tribunale dell’uomo spacciandolo per quello di Dio: e ci interroga e, mentre lo fa, noi siamo già condannati. Non siamo cristiani, non lo siamo quasi più, nascondercelo serve solo ad aggravare la situazione: ciò che un tempo era fede, tutta fede, ora è relativismo. Oggi guardiamo con un certo sussiego alla grezza idea di società che ci ha preceduto qui, siamo certi di non aver più nulla che fare con l’assolutismo fanatico e arrogante dei nostri predecessori…il bagliore dei roghi e i banchi della santa Inquisizione sono incubi del passato. In Occidente sta avvenendo una metamorfosi inquietante: ci siamo scansati e defilati. Non diciamo più da dove e verso quale direzione, non guardiamo più il cielo temendo forse di incontrarvi il Vero Padrone di casa. Lasciamo spazio sia fisico che intellettuale, così il male non avrà mai più un’occasione facile come questa per vincere in scioltezza perché stiamo per nominarlo candidato al Nobel per la pace.

mercoledì, settembre 18, 2024

un estetismo inutile

Dietro la delusione e l’agitarsi di questa sciocca apparenza a me è rimasta una quiete profonda, quella di certe sospensioni notturne adesso che la sera allungandosi regala più tempo per riconsiderarmi. Lo so che probabilmente state valutando queste parole come la quintessenza di un estetismo inutile e barocco ma non m’importa più. Capire, capirsi, mischiarsi, amarsi…dire finalmente. E dire basta senza nessuna specificazione perché una stagione è finita e le prossime saranno di altri ma non più mie.

lunedì, settembre 16, 2024

fesserie

Delle enormi fesserie lette in rete in questi anni non voglio parlare adesso e nemmeno della proterva e cafonesca aria che tira in certi "profili personali" in certe risposte e in certi commenti (la moderazione si sta allargando a vista d'occhio). Preferisco parlarvi del grande piacere che mi dà ripassare da certe stanze, aprire capitoli che dormono da qualche anno e che sono ancora perfetti, accesi e luminosi come quando furono scritti: ecco io vorrei che tutti i blog fossero capaci di dare quel tipo di sensazione, che fossero lo specchio fedele della nostra intimità vitale che resta legata alle parole e con essa resusciti quando vi poggiamo lo sguardo sopra.

sabato, settembre 14, 2024

non altro

L’ignoranza vera o presunta aiuta a vivere e a morire con sublime leggerezza. Non altro.

giovedì, settembre 12, 2024

cronache

Ad altre cronache più immediate si dà spazio, sono le morti avvenute quelle che pesano sui nostri resoconti, dei prevedibili decessi non si discute quasi mai. Viviamo la morte sociale del nostro paese come una forma di immensa catarsi, l’unica che possiamo permetterci. I blog non fanno eccezione, non possono perché conta molto di più il massacro verbale, l’urlo continuo e anonimo, la diffusione di percezioni frammentarie, quelle che ci fanno più comodo.

mercoledì, settembre 11, 2024

526- CASA MIA

Inutile dissidio delle ultime

Cinquantotto estati.

Parole esitanti, stonate,

risibili caricature del mio

sosia che malamente recita

il ruolo che fu di altri.

Quando certa sarà stabilita

La mia definitiva

inutilità

vecchiaia e saggezza mi riporteranno

a casa mia.

La porta sarà aperta,

abbraccerò le pareti bianche

mi confonderò con esse.

E infine non ci sarà più nessuno

che mi dirà che troppo grande

è stata la malinconia di vivere.

 

martedì, settembre 10, 2024

Il silenzio pieno

Potessi descrivere il silenzio pieno di queste ultime settimane, il suo spandersi quieto e imponente sulla mia vita…Non ho rimpianti, quello che ho fatto è la diretta conseguenza del mio modo di essere, non ci sono asimmetrie stavolta: è solo un cammino naturale. Chiedersi se e quando uscirò da questo silenzio è pleonastico oltre che improponibile: io non ho volontà decise in tal senso. Perchè dovrei averle?

venerdì, settembre 06, 2024

da soli

Da soli il fluire ha un sapore particolare, diverso credo: da soli si pensa con più attenzione e molte cose improvvisamente appaiono diverse. Così diverse da sembrare nuove…o troppo vecchie. Vale anche per questa casa sull’acqua. Vale anche per voi che credete di sfuggire alla relatività della vita. Vale anche per tutti coloro che mi hanno frantumato le scatole in questi anni. Vale per ogni parola inutile lasciata a marcire sull’acqua del web. Vale per ogni sacrosanta verità che ci affanniamo a negare per idiozia congenita e reiterata.

mercoledì, settembre 04, 2024

stati d'ansia

Do per scontate così tante cose! Passo anni a capovolgere le prospettive, poi vengo regolarmente smentito dall'evidenza. Voi non sapete dove navigo in rete, non avete idea di quanti luoghi lontanissimi da questo io visiti, cittadelle arroccate ognuna sul proprio cocuzzolo a dominare i poveri servi della gleba là sotto; alternative le chiamano, altri stati d'ansia li chiamo io, pronti a blaterare di un mondo e di un'umanità che semplicemente non esiste. Io sono vivo, mi arrovello nell'illusione di leggere qualcosa di nuovo, cerco l'uovo di Colombo ma trovo solo uova strapazzate o in camicia, già cucinate e così non capisco più nulla. Trovo anche blog scritti benissimo i cui titolari sono, se fosse possibile, ancora più insopportabili di me, torno sulle pagine dei miei contatti storici...AGONIZZANO. Beh farò anch'io la stessa fine contrariamente alla mia voglia di vivere che cresce ogni giorno di più. Pubblico il già scritto io, quello che scrissi quando ancora ci credevo; lo faccio perché mi piace vederlo sulle pagine di questo monitor, amo accarezzarlo nella speranza che una nuova musica o una nuova immagine si poggino finalmente sull’idea intima che solo io possiedo di ciò che ho composto.

lunedì, settembre 02, 2024

filo rosso

La nostra vita inciampa quando ne incontra un'altra pregnante all'improvviso. E te ne rendi conto subito. La caduta è un abbandono magico all'inizio, può diventare una frattura insanabile dopo. In ogni caso non la potrai dimenticare. Il caso dirige il tutto ma esistono anche margini di intervento personali: puoi usarli o farti trasportare dagli eventi ma non esiste modo di conoscerne l'epilogo ( per fortuna). Il filo rosso di cui parliamo esiste, non tutti lo afferrano... Molti lo temono... Altri preferiscono viverci ai margini. Ma il filo se lo prendi dà sempre un senso vero all'esistenza. Non c'è un do ut des in questi casi, c'è solo un'esaltazione, un rammarico, un feroce ricordo, un segno indelebile con il quale fare i conti, l'anima che fugge ti strappa comunque una parte di te... Non potrebbe essere altrimenti ma siamo veramente disposti a farne a meno a priori? Questa è la mia esperienza e ad essa debbo ciò che sono.